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sabato 30 aprile 2016

Oblazione: Terza condivisione





Terza condivisione (29/4/2016)




ES. Oki Ki Kim: Seúl 15 Noviembre 1977. Filosofía en Corea. Noviciado Sri Lanka. Teologia Filpinas y Roma.
EN. Oki Ki Kim: Seoul November 15, 1977. Philosophy Korea. Novitiate Sri Lanka. Theology Filipinas and Rome.
FR. Oki Ki Kim: Séoul 15 Novembre 1977. Philosophie Corée. Noviciat Sri Lanka. Théologie Philippines et Rome.

Mi piacerebbe condividere con voi una piccola riflessione sulla vocazione. Vorrei collegarla con il mio nome. Il nome, la vocazione e l’amore di Dio: è il mio tema!

Cliccare qui sotto:

Seul, capitale della Corea, culla del nostro Ok Ki Kim

Come sapete il mio nome cristiano è Simeone. Il mio nome coreano è OK KI KIM.
Prima di ricevere il nome Simeone, avevo già un altro nome di Battesimo Noël! Quasi nessuno sa che mi chiamo anche Noël. Quasi nessuno mi chiama Noël. Quando ho conosciuto gli Oblati e ho cominciato a vivere con loro come un membro della comunità, Marzo 2006, tutti mi chiamavano Simeone. Simeone è il nome che mi hanno aggiunto quando ho ricevuto il Sacramento della Cresima (Confermazione). Ascoltandolo tante volte e riflettendo su questo nome, pensavo sempre più profondamente alla mia vocazione. Sentivo una profonda appartenenza alla Chiesa come membro della comunità ecclesiale.
Come ben sapete nel secondo capitolo del Vangelo di Luca incontriamo Simeone, un uomo onesto di Gerusalemme. Lui era uomo giusto e pio, ma era un po’ vecchio. Simeone vedeva se stesso come servo di Dio, ha ascoltato la parola di Dio e l’ha seguita fedelmente.
Simeone finalmente ha incontrato il Bambino Gesù, la Parola viva,
Simeone, poteva dire così: «Ora, o Signore, puoi lasciare che il tuo servo vada in pace». Simeone m’inspira tanto nella mia vita religiosa. Voglio vivere la mia vita come Simeone dedicandomi tutto al Signore. 


Kim con alcuni giovani della comunità oblata della Corea

Che significa per me il nome Oblato di Maria Immacolata?
Per spiegarlo, vorrei raccontarvi un episodio molto interessante. Ho fatto questa condivisione con un religioso dalla Compagnia di Gesù quando studiavo filosofia all’Università dei Gesuiti in Corea. È un episodio insignificante, però è rimasto nel mio cuore fino ad adesso. Penso che abbia un significato.
Vorrei aggiungere che i religiosi della Compagnia di Gesù pure dopo l’ordinazione sacerdotale non sanno quando possono fare i voti perpetui. Noi, invece, quando finiamo gli studi prescritti, rinnoviamo i voti temporanei per alcune volte e poi possiamo fare la professione perpetua.     
Per spiegarmi bene oggi, voglio mostravi una matita, una penna e la gomma. Ognuna di queste cose ha una funzione diversa. Adesso vorrei spiegare queste funzioni. 
In quella condivisione che feci con il mio amico Gesuita abbiamo parlato di questo. Dicevamo: fino ai voti perpetui, il mio nome è scritto con la matita. Come ben sapete la (scrittura con la) matita può essere cancellata con la gomma. Sicuramente nella Congregazione ci sono persone che hanno scritto i loro nomi con la matita e ci sono altri il cui nome è stato scritto con la penna. Per spiegarlo bene: quelli che ogni anno scrivono il nome con la matita, dopo un anno possono cancellare il loro nome. Esiste questa possibilità. Se il nome è stato scritto con la penna, non può essere cancellato con la gomma. Così, una volta scritto con la penna, rimane per sempre. Nessuno può cancellarlo.
Tra pochi giorni, io farò i voti perpetui. Questo sarà il giorno quando il mio nome nella Congregazione sarà scritto con la penna. Per questo io adesso voglio dirvi: Per favore, aiutatemi a preparare la penna, non la matita. 

Il Buddhismo è la religione predominante in Corea del Sud...

In Corea abbiamo un detto popolare molto buono connesso con il nome. Vivendo in una Congregazione internazionale, mi piace condividere con voi alcune cose della nostra cultura coreana.
Questo proverbio dice così: «Dopo la morte l’uomo lascia il nome, il tigre lascia la pelle.»
La cosa più importante nella mia vita è che, quando io partirò da questo mondo, lascerò il mio nome e, con esso, lascerò le opere di amore.
Certo sarebbe bello che tanta gente conosca il mio nome e lo ricordi. Però per me la cosa più importante e più significativa è che il mio nome sia scritto nel cuore del Signore e che sia ricordato da Lui con amore.
Io non posso ricordare i nomi di tutta la gente di questo mondo. Però io credo che il Signore conosca tutti. Questo è perché il Signore ha creato e ha dato la vita ad ogni persona. Al tempo opportuno il Signore chiama ognuno per nome.    
Io ormai ho lasciato il mondo per diventare un uomo piccolo e molto ordinario e, avendo scelto la via della vita religiosa, ho offerto la mia vita al Signore.
Io spero che il mio nome KIM OK KI Simeone sarà sempre iscritto nel cuore del Signore. Credo profondamente che sarà così. Credo che il Signore mi ha chiamato per nome, e quindi il Signore mi ricorderà sempre e mi darà la forza  necessaria per seguirlo con molto zelo e con tanta gioia e passione.

Per concludere, vorrei esprimere il mio ringraziamento ad ognuno di voi per avermi accompagnato fino adesso con le vostre preghiere e con un buon esempio come religiosi e missionari. E vorrei chiedervi di pregare per me perché io sia un buon religioso missionario, membro della Famiglia Oblata. Tante Grazie!

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