Nella cappella della San Joseph Convent School del
vicariato apostolico di Quetta, avamposto cristiano nella provincia pakistana
del Beluchistan, uno storico evento sarà celebrato domani, 21 aprile: la prima
ordinazione di un sacerdote cattolico in Beluchistan. Si tratta - riferisce
l'agenzia Fides - del diacono Gulshan Barkat, degli Oblati di Maria Immacolata
(Omi), che ha completato la sua formazione, dopo aver studiato anche a Roma.
Gulshan Barkat sarà ordinato dal vicario apostolico di Quetta, mons. Victor
Gnanapragasam, che guida il vicariato, affidato agli Oblati di Maria
Immacolata. I missionari Oblati – attualmente 10 a Quetta, oltre 30 in tutto il
Pakistan – avviarono una missione a Quetta nel 1982 e, dopo trent’anni, la
comunità cattolica locale è fiorente con scuole, attività pastorali, catechesi
nei villaggi, contando oltre 50mila fedeli cattolici, ai quali si aggiungono
altri 50mila cristiani di altre denominazioni. Il dono del primo sacerdote
ordinato in Beluchistan, nota a Fides il diacono Gulshan, “ha un alto valore
simbolico: intende dare una testimonianza cristiana e promuovere vocazioni
sacerdotali e alla vita religiosa in questa provincia”, agitata da violenza
settaria e da una antica ribellione delle popolazioni locali contro il governo.
Alla gioia per questa ordinazione, a Quetta si accavallano sentimenti di lutto,
paura e costernazione per l'uccisione martedì scorso di un cristiano, Hyrak
Maseeh, che è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da uomini non identificati,
mentre percorreva la Samungly Road. La sua famiglia è in profondo lutto, mentre
sono ignote le ragioni dell’assassinio e sono in corso indagini della polizia.
Secondo fonti della Chiesa locale, “è molto probabile che l’episodio sia dovuto
a una aggressione di estremisti islamici”. (R.P.)
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