P. Fabio Ciardi ha tracciato un breve profilo biografico sul suo blog. Si può leggere qui sotto.
Col suo conovizio, Fr. Giuseppe D'Orazio,
nella festa dei 70 anni di vita religiosa (2010)
nella festa dei 70 anni di vita religiosa (2010)
Santa María a Vico (Nápoles), 11 de enero de 2014, 3 de la tarde. En la iglesia-santuario
María Assunta, primera casa de la provincia oblata de Italia, se celebró un solemne
funeral,de cuerpo presente, por el eterno descanso del Hno. Vito Di Biase. Fue
presidido por el superior de la comunidad oblata, el P. Angelo Daddio arropado por 25
sacerdotes concelebrantes, todos Oblatos. Hubo una numerosa representación de la casa general y del Escolasticado
de Roma. El diácono, los lectores y dos acólitos eran de este muestro Escolásticado. El Hermano Vito recibió la primera obediencia formal, y dice que tal vez fuera la única, para el Escolasticado Internacional. Después se quedó en la casa
general hasta hace dos años, que pasó a la comunidad de Santa María a Vico, que
lo acogió y acompañó con cariño hasta su salida para la Casa del Padre. Se lo agradecemos de corazón a esos nuestros hermanos.
El P. Fabio Ciardi hace traza una brevísima semblanza en su Blog. La transcribimos aquí, al final.
El P. Fabio Ciardi hace traza una brevísima semblanza en su Blog. La transcribimos aquí, al final.
"Vito è andato da Trinitapoli (suo paese) alla Trinità: sua vera patria"
disse nell'omilia del funerale p. Gilberto Piñón, suo amico.
disse nell'omilia del funerale p. Gilberto Piñón, suo amico.
Santa Maria a Vico (Italy), January
11, 2014 at 15hours. In the sanctuary of Maria Assunta, the first Oblate house
in the province of Italy, we celebrated the solemn funeral Mass for Brother
Vito Di Biase. Father Angelo Daddio who is the Oblate community superior
was the main presider for the celebration of the Christian burial with about 25
Oblate priests concelebrating. The
General house and the International Roman Scholasticate members were present in
large numbers. In fact the Deacon, lectors and acolytes in particular were from
the International Scholasticate. Vito received his first and probably his only
formal obedience to the International Roman Scholasticate. After all his years
at the Scholasticate, He moved and remained at the General House until 2012. He
was later transferred to the community of Santa Maria a Vico where he was
fraternally welcomed until the final hours of his earthly pilgrimage. We are
all grateful for what he has been among us. Father Fabio Ciardi wrote in his
blog a brief profile of this great man. You can kindly read it below.
Amici, amici... nello Scolasticato ne aveva tanti!
Santa Maria a Vico (Naples), 11 janvier 2014 à 15h.
Dans le sanctuaire de Maria Assunta, première maison oblate de la province
d’Italie, nous avons célébré les funérailles solennels en suffrage pour le
Frère Vito Di Biase. A présidé la célébration le supérieur de la communauté
oblate, le Père Angelo Daddio. Y prenaient également part et concélébraient 25
prêtres oblats. La maison générale et le
scolasticat de Rome ont été aussi bien présents en nombre. Le diacre, les
lecteurs et les acolytes notamment étaient en fait de cette dernière
communauté. Vito a reçu sa première, et probablement son unique obédience
formelle pour cette même communauté de formation de Rome. Après toutes ces
années à la maison générale, et ce jusqu’en 2012, il sera alors transféré à la
communauté de Santa Maria a Vico où il sera accueilli, accompagné avec chaleur
fraternel jusqu’à l’ultime heure de son pèlerinage terrestre. Nous lui sommes
tous reconnaissants pour ce qu’il aura été parmi nous. Le Père Fabio Ciardi a
retracé dans son blog un bref profil de ce grand homme.
Voire ce qui suit.
Fratel Vito col Passaporto in mano
“La disciplina! Il silenzio! Ai tempi di padre Labouré…”. Era il ritornello di fratel Vito, che si lamentava perché in casa c’era troppo chiasso (qualche bisbiglio nei lunghi silenziosi corridoi!), che non c’era più il rigore dei bei tempi di quanto padre Labouré era superiore generale (negli anni Trenta!).
“Erano migliori quei tempi, vero?”, gli dicevo quando passava dal mio ufficio e si fermava a conversare. E lui subito: “No no, sono meglio questi, anche senza il silenzio e la disciplina. Adesso ci si vuole più bene”.
I suoi tempi erano stati sofferti anche perché sussisteva la mentalità antica (non proprio cristiana ma piuttosto retaggio di usanze feudali) della rigida divisione tra i Padri e i Fratelli.
Ormai anziano e ammalato passava la giornata recitando rosari e annaffiando i fiori sui davanzali. Del passato conservava le buone tradizioni della puntualità, della fedeltà regolare alla preghiera comunitaria, del senso del sacrificio.
Quando ieri sono stato a trovarlo a Santa Maria a Vico, nel Casertano, dove da un anno si era ritirato in infermeria, mi ha accolto con il solito sorriso degli occhi. Ci ha lasciato per il Cielo 24 ore dopo. Come ogni Oblato si è presentato alle porte del Paradiso con il Passaporto: “Sono un Oblato di Maria Immacolata”. Sant’Eugenio diceva che bastava quello per entrare.
p. Fabio Ciardi
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